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mercoledì 16 aprile 2008

Giovedì 17 aprile THE CHILD OF A CREEK @ Libreria Leggere

GIOVEDì 17 APRILE '08 ore (21,45! )
@
Libreria Universitaria LEGGERE
v.le Cittadini, 21 (dietro stazione) AREZZO
THE CHILD OF A CREEK
da Livorno!
in concerto
sad-psychedelic folk per chitarra elettrica e voce
-- prima volta in libreria ad Arezzo--

Biografia Breve di THE CHILD of a CREEK

… piccole case sulla cima di una Montagna, Sterminati Campi in fiore, Curiosi Canistella, Bicchieri di Cristallo che suonano come Carillion, Coppe di marzapane ed una Vecchia Strega con i suoi Cucchiai d’Argento. Da lei ho appreso che in questo luogo dove non dimorano elfi, ma Creature dai Lunghi Capelli Color Rame, la Timidezza di un Sole Scintillante ed Alberi, Piante, Minuti Insetti ed Accoglienti Arbusti. Ecco dove ho deciso di trasferirmi.

Questo è The Child of A Creek. Nasco in un piccolo paese toscano nel ’78, imparo a suonare quella chitarra folk del ‘76 di mio padre, prendo ad incidere interminabili nastri utilizzando un borbottante e vecchio registratore e custodisco gelosamente le radio rotte ed i vinili rigati di Frank Sinatra, Ennio Morricone e della Incredibile String Band. Decido poi di mollare macchine ed aggeggi moderni che non sarei comunque riuscito a gestire [fatta eccezione del mio mackintosh!], chiudo porte e finestre a certi sordi individui di una vecchia e sorda band, restano però i festivals ed i concerti lungo gli anni fino alla realizzazione di “Once Upon a Time the Light through the Trees”: il mio primo lavoro di sei brani interamente autoprodotto, scritto, composto, arrangiato, suonato, registrato dentro ad una stanza polverosa e squassata in mezzo al nulla non troppo lontano da casa tra il settembre 2004 ed il febbraio 2005, che pubblico e consegno alla stampa a partire dal luglio 2005. L’album ottiene consensi e supporto dalle riviste e webmagazines italiane ed europee MusicClub, Blow Up, RockLab, Rockit, ComnicazioneInterna, ImpattoSonoro, CoolClub.it, Comediscos.com [SPAGNA], Sodapop.it, MusicBOOm.it dall’ottobre 2005 al dicembre 2006. Tra il settembre 2005 ed il febbraio 2006 compongo brani, disegno, respiro. Nuovi strumenti prendono parte alle recording sessions come una piccola balalaika russa suonata a percussione [vibrando le corde vicinissimo al microfono o percuotendone il corpo in legno con il plettro], un piano steiner, una vecchia chitarra folk, un bohdran del Nord Irlanda e varie sedie in legno ed i loro scricchiolii. Ho cantato, scritto, composto, arrangiato, suonato, registrato, prodotto e mixato “Unicorns still make me feel Fine” tra il febbraio ed il maggio 2006.

Ho suonato in apertura al concerto di Nedelle ed Amy Blaustein [Spiritual Heaven], al concerto di Mi and L’au all’Indie Club Sintetika di Firenze, al concerto di Cesare Basile a Montepulciano [SI], al concerto di Milenasong a Rimini, al concerto di Xabier Iriondo & Wu Fei al Tago Mago, Massa, al concerto di Laura Gibson alla Limonaia di Fucecchio, ed al concerto di José Gonzalez al Garage di Milano, al concerto di Carla Bozulich presso Ambasciata di Marte di Firenze, al concerto di Larkin Grimm al Veronica Music Club di Parma, al concerto di Moltheni presso Arteria di Bologna, al concerto di Ralfe Band presso il Mélos di Pistoia ed al concerto di Marissa Nadler al Pinocchio Jazz Club di Firenze.

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