Creatività, feste, musica, film e tanto altro...


lunedì 28 gennaio 2008

Il verdetto del sesto concorsoffittoso


Di seguito il verdetto di Mattia della

"L’elaborato del Turcazzo mi è piaciuto, si vede (anzi, si legge) che ci si è messo di “buzzo bono” ed è riuscito ad esternare le sue sensazioni e i suoi pareri circa l’argomento proposto, spaziando da un argomento all’altro ma rimanendo sempre coerente con la traccia data… Sull’ultima affermazione sugli sporchi gobbi (lo scrivo più piccolo che posso perché non meritano altro…) mi trovo poi completamente d’accordo…


Sull’elaborato dell’Angela non so come esprimermi… Foto di una terrazza (così mi pare…) con tavolini e sedie di alluminio di dubbio gusto, stile “19,99 € tavolino da esterni+4 sedie solo da OBI”… E anche come tema londinese non è che mi prenda poi così tanto... Fosse stata la stessa foto, ma scattata a Praga, avrebbe sicuramente vinto…


Sperando che dopo la mia analisi l’unico saluto che l’Angela possa rivolgermi non sia uno sputazzo in faccia, mi accingo quindi a decretare il vincitore della edizione del Concorso Soffittoso, che è, come scontatamente avrete capito… (rullo di tamburi)… L’Ang…!!! No, il Turcazzo…


PS Qualcuno mi aveva promesso la sua partecipazione (vero Cinzi?!?!?!) e alla fine il risultato è stato N.P. Guardiamo di partecipare numerosi al prossimo concorso, altrimenti che gusto c’è…"


Elabrato del Turcazzo:

"IN BIANCO E NERO


In bianco e nero: è come dire tutto, ogni cosa ed è come dire niente. Si parte dalle antiche ed eterne diatribe come bene e male, giorno e notte, vita e morte per finire, banalmente, alle lettere nere di questa composizione sul fondo bianco del foglio word o di qualsiasi altro foglio. Ma veramente questi due concetti, questi due eterni schieramenti esistono oppure sono tutte invenzioni dell’uomo per avere un’ulteriore complicazione alla già complessa situazione della vita? Non potrebbero essere semplicemente due colori contrapposti facendo, così, rimanere tutte le significazioni appiccicate dalla gente delle parole fini a sé stesse? Lo so, la domanda è un po’ pretenziosa, anzi, potrebbe sembrare addirittura presuntuosa, in quanto sarebbe quasi come pretendere di risolvere in poche righe una questione che dura da millenni, che ha fatto nascere correnti di pensiero e morire persone per difendere l’uno o l’altro schieramento. Quindi non pretendo assolutamente di avere la bacchetta magica e risolvere con un click tutto il problema, farò solo un’analisi disimpegnata e un’enunciazione di alcuni pareri strettamente personali. Intanto potrei dirmi in disaccordo con l’associazione di bene-bianco e male-nero:la notte, che dona sempre sensazioni bellissime, è nera; il cielo illuminato da fulmini nella notte è nero come la pece, ed è un’immagine bellissima. Poi ci sono stati d’animo accostati al nero, come l’umore nero che indica, per così dire, la poca inclinazione di qualcuno a stare allo scherzo, oppure molti anni addietro, le epidemie di peste che devastavano l’Europa erano dette la "morte nera", ma ritengo questi esempi puri accanimenti verso un colore bellissimo. Inoltre è risaputo che il nero snellisce, e per gente come me è un bene…! Ma dopo questa breve digressione a difesa del nero, veniamo all’unione dei due colori, e non sto parlando del grigio, ma proprio del bianco e nero uniti insieme. Trovo bellissime le foto nei libri di storia riguardanti i più svariati fatti mai accaduti, come qualche discorso di Presidenti degli Stati Uniti d’America, o anche le foto dei minatori di qualche miniera dell’Est Europa, le folle delle "adunate oceaniche" dell’Italia fascista e la sofferenza dei volti delle persone deportate nei campi di concentramento nazisti o le facce sofferenti dei sopravvissuti di guerra che osservano impotenti le macerie delle loro case devastate da qualche bomba. Di per sé quelle che ho appena citato sono quasi tutte immagini che si riferiscono a fatti non molto belli della storia dell’umanità, ma proprio perché testimoniano queste sofferenze e questi stati d’animo sono molto più efficaci di molte foto a colori. In bianco e nero sono anche i primi filmati e le prime figurine legate al mondo del calcio, e questo per gli amanti del genere non può non piacere: veder giocare con un pallone scuro questi signori molto lontani dai super allenati fusti di oggi giorno che indossavano pantaloncini quasi lunghi e divise con il colletto e i bottoni come se fossero delle camicie mi stringe il cuore ogni volta. Vedere le persone sugli spalti sventolare fazzolettini e alzare appena un braccio al gol della propria squadra fa quasi ridere se si pensa all’esasperazione di oggi con oggetti che volano in campo (a volte pure motorini!!!), persone che offendono pesantemente chiunque, che rompono seggiolini, porte, vetrate di stadi. Senza cadere nella retorica questa visione del calcio è troppo anche per un "malato" del pallone come me. Comunque il bianco e nero, per concludere questa mia composizione che ha svariato dal bene al male, dalle foto al calcio, dal giorno alla notte, è un abbinamento bello che ricorda cose piacevoli e cose storiche, anche se queste ultime possono avere anche risvolti drammatici. L’unico accostamento di bianco e nero che sconsiglio è quello Juventus!!!"


Elaborato dell'Angela:

Attendo dal Turcazzo il nuovo tema per il prossimo concorsoffittoso!


2 commenti:

Anonimo ha detto...

uhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh...sorry!!!però andate a vedere il mio di blog che è bello..COLORATO!(non in bianco e nero...) e BASTA PRAGAAAA!!!

Anonimo ha detto...

http://cinziettag86.blogspot.com/

mi ero dimenticata di lasciare il link...ops!

La bacheca del cinefilo...film film e poi film...